Le proteine sono costituite da 20 aminoacidi. I pesci demoliscono le proteine nei componenti di base: aminoacidi liberi e piccole, corte catene di aminoacidi chiamate peptidi. I pesci utilizzano questi aminoacidi per costruire le proprie proteine, con cui possono crescere.
Gli aminoacidi possono essere ricavati da molte fonti, come la farina di pesce, i sotto-prodotti di animali terrestri o i vegetali. Ciò che importa nell’utilizzo di una materia prima è il numero di aminoacidi che si rendono disponibili per il pesce. Se un aminoacido risulta mancante per completare il corretto profilo aminoacidico richiesto dal pesce, può essere compensato scegliendo un’altra materia prima che invece ha la parte mancante. E infine, il giusto profilo aminoacidico determina la performance potenziale del mangime e, pertanto, del pesce.
Inoltre, se i pesci digeriscono le proteine ma non sono in grado di scomporre i componenti (aminoacidi liberi o peptidi), questi componenti non saranno utili per produrre crescita. Perciò, nei mangimi per acquacoltura, la digeribilità delle proteine è più importante della materia prima da cui provengono.
Gli aminoacidi possono essere ricavati da molte fonti, come la farina di pesce, i sotto-prodotti di animali terrestri o i vegetali. Ciò che importa nell’utilizzo di una materia prima è il numero di aminoacidi che si rendono disponibili per il pesce. Se un aminoacido risulta mancante per completare il corretto profilo aminoacidico richiesto dal pesce, può essere compensato scegliendo un’altra materia prima che invece ha la parte mancante. E infine, il giusto profilo aminoacidico determina la performance potenziale del mangime e, pertanto, del pesce.
I pesci hanno bisogno di nutrienti, non di materie prime. Per garantire la performance desiderata da parte del mangime e del pesce, è fondamentale identificare il corretto profilo aminoacidico ed i livelli di proteine digeribili di ciascuna materia prima ed assicurare il mix ideale di materie prime richiesto dal pesce.