il Concetto P 3.0

Le situazioni di mercato raramente sono stabili.

Come alimentate i vostri pesci quando il loro prezzo di mercato è alto o quando volete mantenere basso il costo di produzione? I prezzi del pesce vanno su e giù e i pesci allevati vengono venduti in varie forme; per esempio, interi, eviscerati o filettati.

P3 Concept (content)

Il Concetto P 3.0 garantisce agli allevatori di ottenere sempre il tipo di produzione che desiderano, poichè i mangimi BioMar sono attentamente ottimizzati per differenti prodotti e a seconda delle varie situazioni di mercato.

INDIRIZZARE IL FUTURO DEI MANGIMI PER ACQUACOLTURA PER OLTRE DUE DECADI

LA SCIENZA ALLA BASE DEL CONCETTO P 3.0

Getting to know the fish

Conoscere i pesci

Tutti i pesci sono differenti. Il primo passo per formulare un mangime ottimale sta nell’identificare le necessità nutrizionali per le differenti specie ittiche e per ogni stadio di crescita.

Life cycle

Il fabbisogno nutrizionale del pesce varia aseconda della fase del ciclo di vita

Le gamme di mangimi BioMar coprono le specifiche esigenze nell'arco dell'intera vita dei pesci, dalle uova al momento della pesca delle specie d'acqua dolce e di mare, compresi i gamberi.

Amino acids IT

Aminoacidi e proteine digeribili

Le proteine sono costituite da 20 aminoacidi. I pesci demoliscono le proteine nei componenti di base: aminoacidi liberi e piccole, corte catene di aminoacidi chiamate peptidi. I pesci utilizzano questi aminoacidi per costruire le proprie proteine, con cui possono crescere.  

Gli aminoacidi possono essere ricavati da molte fonti, come la farina di pesce, i sotto-prodotti di animali terrestri o i vegetali. Ciò che importa nell’utilizzo di una materia prima è il numero di aminoacidi che si rendono disponibili per il pesce. Se un aminoacido risulta mancante per completare il corretto profilo aminoacidico richiesto dal pesce, può essere compensato scegliendo un’altra materia prima che invece ha la parte mancante. E infine, il giusto profilo aminoacidico determina la performance potenziale del mangime e, pertanto, del pesce.

Inoltre, se i pesci digeriscono le proteine ma non sono in grado di scomporre i componenti (aminoacidi liberi o peptidi), questi componenti non saranno utili per produrre crescita. Perciò, nei mangimi per acquacoltura, la digeribilità delle proteine è più importante della materia prima da cui provengono.

Gli aminoacidi possono essere ricavati da molte fonti, come la farina di pesce, i sotto-prodotti di animali terrestri o i vegetali. Ciò che importa nell’utilizzo di una materia prima è il numero di aminoacidi che si rendono disponibili per il pesce. Se un aminoacido risulta mancante per completare il corretto profilo aminoacidico richiesto dal pesce, può essere compensato scegliendo un’altra materia prima che invece ha la parte mancante. E infine, il giusto profilo aminoacidico determina la performance potenziale del mangime e, pertanto, del pesce.

I pesci hanno bisogno di nutrienti, non di materie prime. Per garantire la performance desiderata da parte del mangime e del pesce, è fondamentale identificare il corretto profilo aminoacidico ed i livelli di proteine digeribili di ciascuna materia prima ed assicurare il mix ideale di materie prime richiesto dal pesce.

Digestible energy

Energia Digeribile

Nel formulare un mangime per acquacoltura occorre considerare diversi livelli di energia. L’energia lorda è la quantità totale di energia contenuta in un mangime. Proprio come avviene per le proteine, i pesci possono digerire solo una parte dell’energia lorda del mangime attraverso i processi digestivi. Una parte considerevole dell’energia lorda rimane indigeribile ed è dispersa nelle feci senza dare alcun contributo al pesce.

Perciò, per avere risultati più accurati nel calcolo della performance del mangime, occorre prendere in considerazione l’energia digeribile piuttosto che l’energia lorda. L’energia digeribile è quella che resta nel corpo dopo che l’energia non digeribile è stata persa nelle feci.

Balancing performance

BILANCIARE GLI AMINOACIDI E L'ENERGIA DISPONIBILE

Il giusto bilanciamento tra aminoacidi disponibili ed energia disponibile è un prerequisito per l’ottimizzazione nell’utilizzo delle proteine e per ottenere il meglio della performance del mangime e della crescita del pesce.

Il Concetto P 3.0 è un criterio multi-strato per l’ottimizzazione del mangime nella formulazione del mangime corretto che possa rispondere agli obiettivi di allevamento e alle situazioni di mercato. Questo concetto identifica il corretto profilo aminoacidico, le necessità nutrizionali del pesce e la digeribilità in termini di energia e di proteine delle materie prime. Nel Concetto P 3.0 i mangimi sono ottimizzati non solo per avere un certo IC ma anche il desiderato bilanciamento tra IC, crescita (SGR) e altri parametri quali l’indice epato-somatico (HSI), l’indice viscero-somatico (VSI), il Fattore di Condizione (K) – che dipendono tutti dagli obiettivi dell’allevamento e dal dal tipo del prodotto finale che si vuole raggiungere. In altre parole, con il Concetto P 3.0 possiamo intervenire meglio di prima sui parametri relativi alla performance o alla qualità.