Si può misurare la sostenibilità?
La nascita e lo sviluppo di BioSustain, uno strumento di misurazione della sostenibilità
L'acquacoltura è una delle più importanti fonti di cibo al mondo, ed è molto impegnativo garantire che la crescita a lungo termine avvenga in modo sostenibile ed efficiente.
Molti anni fa, BioMar e il resto del settore hanno iniziato a studiare come ridurre il quantitativo di pesce selvatico utilizzato per la produzione di mangimi ittici. Kjell Måsøval, Vidar Gundersen e Terje Sæther di BioMar in Norvegia ritenevano che tali riduzioni fossero necessarie, ma le consideravano solo un piccolo passo verso un'acquacoltura più sostenibile. Pertanto, decisero di provare a sviluppare una metodologia per calcolare la sostenibilità del mangime per pesci.
Era nata un'idea, nota ora come il concetto BioSustain.
Grazie ad anni di lavoro per l'ulteriore sviluppo dell'idea iniziale, i nostri clienti possono adesso utilizzare un calcolatore di eco-efficienza che li guida nella scelta di rendimento alimentare, tenendo in considerazione sia gli aspetti economici dell'allevamento ittico sia il suo impatto ambientale.
"Il concetto BioSustain è stato lanciato nel 2007, ma non è stato subito un successo commerciale", ha dichiarato Vidar Gundersen, ora direttore della sostenibilità globale di BioMar.
Alcuni anni dopo, nel 2011, quando Vidar presentò il concetto in Grecia, il consulente di un'industria locale era curioso di sapere quale segmento di clienti sarebbe stato interessato a quel tipo di conoscenza. - Io risposi onestamente che la domanda stava crescendo piuttosto lentamente, ricorda Vidar. Il consulente rimase meravigliato e chiese a Vidar perché BioMar dedicasse tempo e denaro a quell'idea. - Perché è la cosa giusta da fare! Rispose Vidar.
Da allora, il concetto BioSustain è stato ulteriormente sviluppato e oggi un numero crescente di clienti sceglie lo strumento di ottimizzazione BioSustain e lo include nel suo impegno per la sostenibilità e nell’etichettatura dei suoi prodotti.